Con questo genere di fotografia si ritraggono soggetti piccoli con forte ingrandimento. In senso tecnico i confini della macrofotografia sono stabiliti da una norma internazionale (DIN 19040) e comprendono le riprese dalla scala 1:10 alla scala 10:1. Di solito però nel comune linguaggio fotografico si parla di "macrofotografia" partendo dalla scala 1:1; per le riprese in scala inferiore - come 1:2, 1:3, ecc. - si parla di "ripresa ravvicinata".
Grazie alla sua gamma potenziale di immagini inaspettate, la fotografia a distanza molto ravvicinata offre innumerevoli soggetti e la natura è una delle fonti più ricche ed evidenti.
Anche l'ambiente marino offre moltissimi spunti ed idee per le nostre fotografie...e anzi quando le condizioni di visibilità non sono ottimali le macro sono le uniche foto realizzabili insieme alle foto ravvicinate.
Inoltre penso che con le macchine compatte digitali la macro sia la scelta più azzeccata visto che nella maggior parte dei casi non si utilizza un flash aggiuntivo e di conseguenza nelle foto ambiente si perde la maggior parte del colore.
Comunque non è assolutamente facile realizzare delle belle macro perchè bisogna tenere conto di numerose informazioni come l'esposizione, profondità di campo e diaframmi....
...Quindi a questo punto mi fermo....e via ai consigli, spiegazioni, trucchi di tutti quelli che scattano foto sotto e sopra il pelo dell'acqua....e non fate i timidoni!!!
1 commento:
Giusto ciò che dici; per approfondire diciamo solo che , a parità di lunghezza focale equivalente ,un sensore digitale rispetto alla pellicola ha una maggior profondità di campo(profondità della zona di messa a fuoco), inoltre una piccola compatta quindi senza flash aggiuntivi o altro, nella macro da il meglio di se anche perchè ,nella macro, non deve fare i conti con una grande quantità di acqua di fronte all'obiettivo che è causa di assorbimento ,rifrazione ,diffusione e altro, ma questo è un altro discorso.
To be continued.....
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