lunedì 17 novembre 2008

Rispondo o almeno ci provo

Caro Luca domandine niente male, avrebbero messo in imbarazzo un tecnico della Canon. Rispondo, o almeno ci provo, qua si entra nello specifico e le verità diventano difficili da trovare, spesso sono legate al marketing oltre che alle ricerche tecnologiche. Quello che viene dato per certo oggi viene stravolto dai fatti non più tardi di sei mesi dopo. Ti dico quello che ho sentito in giro, magari domani è tutto diverso.
Rispondo prima alla seconda domanda:
2) Perchè tutti non adottano sensori fullframe? Semplice sono più costosi e più difficili da costruire. I sensori delle reflex sono più piccoli dei 24x36 mm che misurava la pellicola piccolo formato. Circa 1,5 volte più picccoli il nuovo formato si chiama dx, più recentemente i costruttori hanno proposto apparecchi con il sensore che misura esattamente quanto la vecchia pellicola, questi sensori si chiamano full frame o fx. Ma di questo parlerò in un prossimo post.

1 ) Dimenzioni dei pixel. Sembra ovvio che se un numero maggiore di pixel devono occupare lo spazio che prima veniva occupato da un numero minore questi devono essere necessariamente più piccoli. Tutto ciò comporta non pochi problemi in fatto di rumore: un pixel piccolo cattura meno luce (proprio perchè essendo più piccolo ce ne cade fisicamente meno) e quindi fornirà un segnale più debole che dovrà essere amplificato artificiosamente, questo crea, o può creare dei disturbi sull' immagine finale che percepiamo come nebbiolina colorata, più evidente scattando a sensibilità elevate. Molto spesso però i costruttori riescono ad aggirare questi problemi "avvicinando" i pixel. Quindi nello stesso spazio possono entrare più pixel se questi si stringono un pò di più, oppure se si incastrano meglio tra loro (come sull'autobus). Questo è reso possibile da tecniche costruttive sempre più sofisticate in grado di ottimizzare lo spazio.
Perchè poi vengano costruite fotocamere con un numero sempre maggiore di pixel non so, immagino siano scelte dettate da necessità commerciali. Anche se va notato che non proprio tutti i costruttori sono impegnati nella corsa sfrenata all'aumento dei pixel. La Leica ad esempio propone un aggiornamento sulla digitale m8 (Con solo 8 ma costosissimi mega) e questa rigurada l'otturatore (dicono l'unica cosa sia cambiata sia il suono molto più "leica"). Chi avesse una leica m8 può aggiornarla spendendo più che per l'acquisto di una semi professionale con più del doppio dei pixel. Nikon dopo aver giurato per anni di non essere interessata ai sensori full frame ne ha sfoggiato uno sulla d3 senza aumentare però neanche uno dei 12 mega pixel già presenti sulla d300 che ha "soltanto"un sensore dx. In pratica il numero dei pixel è lo stesso ma questi sono considerevolmente più grandi. Scelta confermata sulla più recente d700, staremo a vedere in futuro. Pentax Canon e Sony invece superano i 20 mega nei loro apparecchi di alta gamma.

3) Perchè le compatte prediligono i diaframmi aperti? Chi lo sa? Non credo sia così per tutti i modelli, alcune hanno i programmi di ripresa specifici ( macro, sport, iperfocale, ritratto, ecc.) per cui immagino useranno di volta in volta la coppia tempo diaframma più opportuna.
Le rare volte che ho avuto modo di impugnarne una ho dovuto costatare l'irritante tendenza a far immagini mosse, "cosette" piccole, leggere, saranno pratiche da trasportare ma non sono stabilissime da impugnare, se si considera che dopo il numero dei pixel l'argomento più pubblicizzato è lo zoom estesissimo, per scattare con un tele servono tempi rapidi, ancora più rapidi se la macchinetta non si impugna beneissimo, per cui il diaframma aperto diventa una necessità per garantire tempi rapidi (anche del rapporto tempo diaframma potremo riparlare in futuro, se interessa).

4) Con una macchina con un sensore 3264x2448 puoi stampare solo fino al formato 20 x 27 ?
Si, a meno che tu non scelga di stampare ad una risoluzione minore dei canonici 300 pixel per pollice o non ricorra ad un programma in grado di creare artificialmente i pixel che ti mancano (ridimenzionamento). In photoshop immagine-dimenzione immagine (oppure Alt+Ctrl+i) e poi in dimenzione documento imposti la dimenzioni che vuoi. Funziona benissimo a patto di non abusarne.

5) I vantaggi dello schermo 16:9? Fa parecchio figo, poi.... non saprei, se guardi una partita di calcio sembra giocata con una palla da rugby, le ballerine sembrano meno anoressiche. Le foto se le guardi a tutto schermo si deformano. Consiglio di guardare le immagini ai loro rapporti originali, in genere 2:3, 4:3 per le reflex Olimpus Panasonic e Leica non serie M.

Spero di essere stato chiaro sono scaturiti, inoltre una serie di piccoli argomenti che spero di affrontare quanto prima. Fatemi sapere.

domenica 16 novembre 2008

Domande sulla fotografia digitale



Allora visto che Stefano è a nostra disposizione in materia di fotografia subacquea digitale, pongo alcune questioni su vari argomenti che forse potranno interessare anche ad altri:

1) relativamente alla risoluzione, dato che ci sono compatte che hanno la stessa risoluzione e sensori di dimensioni diverse mi sembra di poter concludere che la dimensione dei pixel può cambiare. Giusto? Però se aumenta il numero di pixel a parità di dimensioni del sensore, deve necessariamente diminuire la loro dimensione e quindi aumentare il rumore. Allora come mai le case fanno macchine con sempre + pixel?
2) Come mai nelle macchine digitali non ci mettono un sensore full frame (24x36)?

3) Come mai nelle compatte se usate in automatico viene sempre preferito un diaframma basso (f2.8)?

4) La mia macchina scatta a 3264x2448 allamassima risoluzione. Quindi al massimo posso stampare foto 20x27 cm?

5) Fotografie digitali e computer: io ho un portatile decisamente vecchiotto con il monitor in formato tradizionale.
Adesso credo siano solo in vendita portatili in formato 16:9. Mi sembra che tale formato non sia molto adatto per vedere le foto digitali (mica si scatta in 16:9!!). Come si può migliorare la visione delle foto su un portatile 16:9?

Ciao, Luca

sabato 15 novembre 2008

Risoluzione e Formato delle Immagini


Mi è stato chiesto come mai le immagini che avevo pubblicato come salvaschermo o si visualizzano molto piccole o si vedono con una bassa definizione se si sceglie l'opzione di usarle come sfondo. Francamente non saprei, credo che per ragioni di spazio vengano automaticamente ridotte ad una risoluzione minore dell'originale. Io avevo pubblicato le immagini ad una risoluzione tale da consentire una visione a schermo ottimale, ottime quindi come sfondo. Se poi sono state ulteriormente ridotte il risultato non può essere che quello appena descritto.
L'immagine che abbiamo in apertura dovrebbe garantire una buona visualizzazione provare per credere. Ma si tratta di 4 mega di foto! e considerando che è un jpeg sono tantini...... (tipo l'ho stampata 30x45!!!)
Mi viene voglia di allargarmi, sento già la trasformazione in corso!Ecco è accaduto adesso attaccherò un bottone immane su risoluzione delle immagini, e formato di immagine, Quelli che la sera stentano a prendere sonno potrebbero provare a leggere due o tre righe e sono sicuro cadranno beatamente tra le braccia di Morfeo.
Agli altri consiglio di lasciar perdere e leggere subito le conclusioni in chiusura. Icuriosi beh che leggano così imparano ad occuparsi dei fatti loro!

La Risoluzione

Se/quando compriamo una fotocamera digitale il venditore si prodiga nel descriverci le funzioni, spesso inutili, del gioiellino che ci sta mostrando, riservando per ultima la risoluzione che viene detta con sguardo complice, quasi si trattasse di qualcosa di osé. Difficilmente però ho sentito qualcuno spiegare di che cosa si tratti andando oltre il generico" Beh.....è meglio!".
I sensori stanno diventando sempre più affollati di pixel, compatte ne hanno fino a 12 milioni quando tre anni fa oneste reflex ne esibivano solo la metà. Il numero dei pixel determina la loro risoluzione. I pixel dal canto loro non sono altro che i puntini colorati che disegneranno la nostra immagine.
Quindi vedremo meglio un'immagine da 12 mega rispetto ad una da 8? Assolutamente no! Quella da 12 potrà solo essere stampata in dimensioni maggiori.
Mi spiego meglio, la mia vecchia Nikon d70 aveva un sensore da 6 mega, dava immagini con una risoluzione di "soli" 2000x 3000 pixel, 6.000.000 in totale o per meglio dire sei mega. Considerando che una stampa di qualità fotografica ha bisogno di contenere 300 pixel/pollice si può calcolare che non ce ne stavano neanche per stampare un' immagine 20x30 cm. Al di sotto di una risoluzione di 300 pixel per pollice si avverte la presenza dei "puntini" le riviste hanno immagini ad una risoluzione di 240 pixel per pollice e si vedono i puntini (ok ci incastra anche la stampa tipografica ma concedetemi la semplificazione).
Risoluzioni maggiori di 300 pixel per pollice in fase di stampa invece non migliorano la percezione di nitidezza.
Oddio potrò stampare solo immagini grandi uguali? Assolutamente no.
E' possibile modificare artificiosamente il numero dei pixel che compongono un'immagine grazie a programmi come Photoshop (nelle varie versioni siamo, credo alla CS3) o Nikon Capture.
In pratica se devo stampare una foto più piccola tolgo i pixel di troppo, se invece ne devo stampare una più grande chiedo al programma di elaborazione di immaginare come sarebbero potuti essere i pixel che mi mancano e di aggiungerli.
Ovviamente togliendo pixel non perdo in qualità di immagine, aggiungendoli un po' si. Sono comunque riuscito a stampare immagini fino al formato di 30x 45 cm utilizzando i file prodotti dalla cara vecchia d70 che, come abbiamo detto, può vantare solo 6 mega pixel di risoluzione.
Ma un'immagine con più mega ha risoluzioni maggiori di una che ne ha meno?
No, non sempre almeno. Mi spiego meglio: le immagine possono venire salvate in numerosissimi tipi di file (formato) che mantengono maggiori o minoiri informazioni, Ad esempio un file Raw, contiene tutte le informazioni che il sensore ha registrato al momento dello scatto e con appositi programmi è possibile intervenire come se stessimo modificando i parametri della macchina fotografica in fase di scatto, possiamo aumentare la luminosità di uno stop, il contrasto ma proprio come avremmo potuto farlo scegliendo "Contrasto forte" nel menù della macchina fotografica senza rischiare di imbatterci negli ostici diagrammi delle curve di contrasto di photoshop. Questo tipo di file "pesa" parecchio più di un Jpeg che è invece ben più compresso e permette solo interventi di ritocco più grossolani. Altri formati tra i più diffusi sono il Tif, il Photoshop PSD nei quali possono essere incluse addirittura informazioni inerenti le varie modifiche che abbiamo apportato all'immagine e tutto questo ha un costo in termini di dimenzione immagine.

Ricapitolando:
Maggiori risoluzioni del sensore permettono stampe di dimensioni maggiore. Si assiste proporzionalmente ad un aumento delle dimensioni del file. Oltre alla risoluzione le dimenzioni (in mega) di un' immagine possono dipendere dal tipo di file con il quale si è scelto di salvare l'immagine. Files più compressi (ome i JPEG) conterranno a parità di risoluzione meno informazioni ma saranno meno voluminosi , altri come il tif o il RAW al prezzo di una maggiore dimenzione conterranno un maggior numero di informazioni e si rivelano spesso più adatti in fasse di elaborazione dell'immagine.
Chi fosse interessato può farmi domande, chiedere consigli e quantaltro possa essere utile a far scaturire un confronto.

giovedì 6 novembre 2008

Salvaschermo



Ecco ancora qualche salvaschermo

Festival di Antibes

Quest'anno al festival di Antibes si stava un po' stretti: le foto erano esposte in spazi un po' troppo piccoli, addirittura alcuni autori non si sono visti esporre le proprie immagini, le foto della storica categoria "conchiglie", (che non ha altri esempi in alcun concorso) non sono state infatti esposte.
Le sale non sembravano contenere i visitatori e gli appassionati. Forse anche a causa della non completa fruibilità del salone del festival i cui piani superiori non erano ancora agibili. (negli anni scorsi il festival ha addirittura dovuto cambiare la propria sede a causa dei lavori di ristrutturazione del palazzo dei congressi di Antibes juan le Pins).
Per la proiezione delle serie sonorizzate dei diaporama e dei portfoli (10 immagini per concorrente per oltre 150 fotografi) si è scelto una sola serata ad oltranza a partire dalle 20 (una vera maratona).
Le premiazioni delle immagini sono avvenute la mattina di sabato 1 Novembre. Da quel momento la qualità delle immagini premiate ha fatto dimenticare ogni piccolo disagio. Vi rimando al sito del festival per la visione completa delle classifiche e forse anche di qualcuna delle splendide immagini di quest'anno. (al momento il sito non mi sembra sia stato aggiornato).
Che altro aggiungere?
Gli Italiani si sono difesi superbamente, Domenico Drago ha primeggiato tra i diaporama, al "vecchio" Settimio Cipriani sono andate delle meritatissime menzioni per la serie sonorizzata, Denis Palbiani è risultato secondo nella categoria Portfolio avendo presentato 10 immagini meravigliose che si sono dovute inchinare solo di fronte alla serie presentata da Mirko Zanni (Svizzero malgrado il nome dalla musicalità italiana). Veramente degna di nota la prestazione di Silvia Boccato che è riuscita a piazzarsi prima nella categoria foto in bianco e nero e terza nella categoria foto a colori ( niente male nello stesso anno).
Sicuramente mi sono dimenticato qualcuno, ma, come già ho detto le classifiche non erano disponibili se non in visione, mi è stato assicurato però saranno pubblicate quanto prima.
Niente mi è dato di sapere sui film in concorso, è stato già impegnativo riuscire a seguire le foto che mi interessano maggiormente ma mi sento di affermare che non mancheremo di vederli sulle maggiori reti televisive.
Il festival di Antibes continua a meritare una visita.