Secondo il regolamento F.I.P.S.A.S., il “Safari fotosub” (Cacciafotosub) consiste nel catturare, con l'obiettivo di una fotocamera subacquea il maggior numero di pesci di specie diverse, nel rispetto di determinate regole.
Cerchiamo di capire quali sono, descrivendo lo svolgimento di una competizione.
Almeno mezz'ora prima dell'inizio della gara gli atleti dovranno vidimare e formattare la propria scheda di memoria contestualmente alla camera utilizzata. Questa operazione deve avvenire alla presenza di un giudice di gara.
Durante la competizione, gli atleti si spostano all'interno del campo gara e s’immergono a caccia di pesci, cercando di immortalare quante più specie possibili, con un massimo di 35 specie. Alla fine della competizione i concorrenti riverseranno le foto nel proprio PC avendo cura di nominare la cartella con il numero o lettera assegnata dalla giuria. Tramite l’apposito modulo potranno elencare le specie “catturate”.
A questo punto le foto saranno valutate da una giuria composta da tre o cinque giudici, che possono attribuire ad ogni foto valida un punteggio da 0 a 10.
I criteri di validità sono svariati: corretta messa a fuoco, corretta esposizione, possibilità di identificazione inequivocabile della specie, le dimensioni minime del pesce, nella foto, deve essere pari o superiori ad ¼ del lato lungo del fotogramma.
Il pesce va ritratto nel suo ambiente naturale e non è consentito attirarlo con pasture o trattenerlo con alcun mezzo.
E’ obbligatorio presentare un solo fotogramma per specie.
Il punteggio attribuito dalla giuria ad ogni foto è poi moltiplicato per il coefficiente di difficoltà associato alla specie ritratta nello scatto. Esistono tre gruppi di specie (facili, media difficoltà e difficili) cui sono associati tre distinti coefficienti (2, 4 e 6). Pesci statici e/o poco diffidenti come scorfani, ghiozzi e bavose, fanno parte del gruppo delle specie facili; pesci meno confidenti come castagnole, tordi e donzelle appartengono al gruppo intermedio ed infine pesci come l'orata o il dentice appartengono al gruppo delle specie difficili con coefficiente 6.
Qualora la specie ritratta non rientra nell'elenco ufficiale delle specie, si applica il coefficiente delle prede più difficili (coeff. 6).
Il Safari fotosub (ex Cacciafotosub) si articola storicamente in due principali categorie,
Sportiva e
Tecnica.
Alla
Categoria Sportiva appartengono gli atleti che s’immergono in apnea, mentre quelli che s’immergono con autorespiratore competono nella
Categoria Tecnica. Le attrezzature utilizzate possono essere sia reflex scafandrate sia compatte con obiettivi non intercambiabili. L’uso di una fonte di luce esterna è d’obbligo che vogliamo restituire i colori naturali al soggetto ripreso per cui dovremmo fornirci di un flash di media potenza. A tal proposito è fondamentale il posizionamento di questa sorgente di luce rispetto all’asse di ripresa, infatti, per evitare e mitigare l’effetto neve causato dalla sospensione presente nell’acqua, dovremo orientare il flash di circa 30/40° verso l’asse ottico.
Il Safari fotosub è una disciplina che permette di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze per quanto riguarda le abitudini dei nostri amici “pinnuti”. Quando si prepara una competizione, l’atleta dovrà conoscere bene dove scovare determinate specie e dovrà avere sufficienti conoscenze al fine di una corretta identificazione.