venerdì 24 luglio 2009

Alberto Luca Recchi

Vi chiederete "Chi è Luca Recchi?"
Fotografo subacqueo, esploratore, artista, da trent'anni Alberto Luca Recchi racconta con le immagini la vita degli oceani cercando di proteggere gli ambienti e le creature che li popolano.
I giganti del mare sono la sua passione.
Agli squali in particolare, ha dedicato gran parte della sua attività, partecipando a spedizioni di ricerca in tutto il mondo.
Curiosità e segreti di questi animali li ha poi raccontati in filmati, libri, conferenze, trasmissioni televisive, ma soprattutto attraverso le sue fotografie, che sono apparse sui più importanti periodici italiani e stranieri e hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.

Questo è il suo sito...per ammirare le sue opere d'arte!

Una sua frase racchiude il suo grande amore ed il rispetto per il mare

"Il mare non va più visto solo come un'eredità ma come una responsabilità perchè il futuro è il più bel regalo che possiamo fare ai nostri figli"


giovedì 16 luglio 2009

La correzione della dominante blu


Durante un'immersione, man mano che si raggiungono quote più profonde si assiste ad un progressivo e selettivo assorbimento delle tonalità di luce con conseguente riduzione della visibilità dei colori fino ad arrivare ad un monocromatico blu.

Questo dipende in primo luogo dalla diversa penetrazione della luce attraverso un mezzo (liquido) enormemente più denso dell’aria.
Già a pochi metri il rosso non è più distinguibile, poi il giallo, fino ad arrivare ad un uniforme verde-blu che sarà blu scuro alle profondità più elevate.
Dal punto di vista fotografico questo costituisce un grosso problema, i colori di tutte le forme di vita risulteranno influenzati da una notevole dominante blu-verde.
In ambito fotografico la soluzione per ovviare a questo problema è flash, che rappresenta una parte fondamentale dell'attrezzatura di ogni fotografo. Naturalmente l'efficacia del flash diminuisce allontanandosi dal soggetto; questo è un fenomeno di cui bisogna tener conto.

La dominante del blu può essere corretta anche in fase di post produzione: naturalmente è necessario un programma di fotoritocco e bisogna saper utilizzare la regolazione dei canali di colore. Normalmente la nostra possibilità di regolazione avviene sui canali RGB: (rosso verde blu) oppure CYMK (ciano, magenta giallo nero), in ogni caso la possibilità di regolazione è pressoché infinita a patto, sempre, che i suddetti colori almeno in minima parte siano presenti.

Grazie a questa sezione del programma di fotoritocco possiamo effettuare le regolazioni sbizzarrendoci con il mouse sui canali colore per ottenere le necessarie variazioni cromatiche. Si può lavorare sulla regolazione dei canali utilizzando la modalità automatica ma io consiglio di variare selettivamente il colore per cercare di ottenere il risultato più veritiero possibile.

E quindi via di sperimentazione!!

martedì 7 luglio 2009

Il Safari Fotosub


Secondo il regolamento F.I.P.S.A.S., il “Safari fotosub” (Cacciafotosub) consiste nel catturare, con l'obiettivo di una fotocamera subacquea il maggior numero di pesci di specie diverse, nel rispetto di determinate regole.

Cerchiamo di capire quali sono, descrivendo lo svolgimento di una competizione.
Almeno mezz'ora prima dell'inizio della gara gli atleti dovranno vidimare e formattare la propria scheda di memoria contestualmente alla camera utilizzata. Questa operazione deve avvenire alla presenza di un giudice di gara.

Durante la competizione, gli atleti si spostano all'interno del campo gara e s’immergono a caccia di pesci, cercando di immortalare quante più specie possibili, con un massimo di 35 specie. Alla fine della competizione i concorrenti riverseranno le foto nel proprio PC avendo cura di nominare la cartella con il numero o lettera assegnata dalla giuria. Tramite l’apposito modulo potranno elencare le specie “catturate”.
A questo punto le foto saranno valutate da una giuria composta da tre o cinque giudici, che possono attribuire ad ogni foto valida un punteggio da 0 a 10.
I criteri di validità sono svariati: corretta messa a fuoco, corretta esposizione, possibilità di identificazione inequivocabile della specie, le dimensioni minime del pesce, nella foto, deve essere pari o superiori ad ¼ del lato lungo del fotogramma.
Il pesce va ritratto nel suo ambiente naturale e non è consentito attirarlo con pasture o trattenerlo con alcun mezzo.
E’ obbligatorio presentare un solo fotogramma per specie.
Il punteggio attribuito dalla giuria ad ogni foto è poi moltiplicato per il coefficiente di difficoltà associato alla specie ritratta nello scatto. Esistono tre gruppi di specie (facili, media difficoltà e difficili) cui sono associati tre distinti coefficienti (2, 4 e 6). Pesci statici e/o poco diffidenti come scorfani, ghiozzi e bavose, fanno parte del gruppo delle specie facili; pesci meno confidenti come castagnole, tordi e donzelle appartengono al gruppo intermedio ed infine pesci come l'orata o il dentice appartengono al gruppo delle specie difficili con coefficiente 6.
Qualora la specie ritratta non rientra nell'elenco ufficiale delle specie, si applica il coefficiente delle prede più difficili (coeff. 6).


Il Safari fotosub (ex Cacciafotosub) si articola storicamente in due principali categorie, Sportiva e Tecnica.
Alla Categoria Sportiva appartengono gli atleti che s’immergono in apnea, mentre quelli che s’immergono con autorespiratore competono nella Categoria Tecnica. Le attrezzature utilizzate possono essere sia reflex scafandrate sia compatte con obiettivi non intercambiabili. L’uso di una fonte di luce esterna è d’obbligo che vogliamo restituire i colori naturali al soggetto ripreso per cui dovremmo fornirci di un flash di media potenza. A tal proposito è fondamentale il posizionamento di questa sorgente di luce rispetto all’asse di ripresa, infatti, per evitare e mitigare l’effetto neve causato dalla sospensione presente nell’acqua, dovremo orientare il flash di circa 30/40° verso l’asse ottico.

Il Safari fotosub è una disciplina che permette di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze per quanto riguarda le abitudini dei nostri amici “pinnuti”. Quando si prepara una competizione, l’atleta dovrà conoscere bene dove scovare determinate specie e dovrà avere sufficienti conoscenze al fine di una corretta identificazione.